sabato 7 giugno 2014

La monachella

Alla fine è stato un Giubileo per lei che da perfetta sconosciuta ha stupito la giuria e le ha suonate di santa ragione ai suoi sfidanti. L'avevano snobbata tutti anche chi fa il cantante professionista. Lei però non si è lasciata impressionare e senza paura ce l'ha fatta. La monachella è ancora lì. Sul palco lascia tutti a bocca aperta, per il suo stile dolce e determinato. Ha un modo di cantare eccellente. E' giovane e intraprendente. Non teme nessuno, il Padre Nostro l'assiste dal regno dei cieli. E lei canta come fosse un usignolo. L'obiettivo è uno: conquistarsi la notorietà eterna, almeno fuori dai confini paesani perchè al caro paese natìo tutti la conoscono e fanno il tifo per lei. La sfida è difficilissima contro avversari tosti che sognano lo stesso premio: un contratto come corista di cerimonie importanti all'ombra del Cupolone sponsorizzato dalla "Pasta del Vaticano" per denti così bianchi che più bianchi non si può. Inizia la sfida: il giudice di gara è niente meno che don Buro, esperto di canti gregoriani della Confraternita di San Vittore. Dinanzi a lui hanno cantato in tanti per diventare testimoni di giustizia. E la giustizia a volte è sommària altre meno. I finalisti sono quattro. La monachella, il fraticello, la crocerossina e l'alpino.

Inizia la monachella che si presenta con un brano di repertorio: "Ave Maria" di Schubert. Mica male la sorella: 8. Tocca al fraticello che propone: "Fratello sole, sorella luna". Esibizione sufficiente, purtroppo per lui gli è apparso nella mente Pavarotti che gli suggeriva: "All'alba vincerò" facendolo confondere col fuso orario: erano le 21.00 e mancavano ancora dieci ore al verdetto stabilito dal Lucianone Nazionale. Troppo presto per cantar vittoria, voto 6. Adesso è il turno della crocerossina, anima volontaria, temperamento da vendere. Gli tocca cantare "Mi vendo". Nessuno però vuole approfittare dell'offerta anzi qualcuno la rimprovera: tu sei una volontaria non puoi fatturare denaro. Voto: 5. Chi proprio sveste i panni del cantante nonostante un timido tentativo è l'alpino. Con tanto di bottiglione di Bassano del Grappa doc, si presenta al microfono cantando "Lassù tra le montagne" ubriaco come una scimmia. I compagni li ha lasciati al fronte sotto la pioggia, a lui è rimasto solo il cappello con la penna. Nessuno conosce le parole del suo brano, avranno svolto il servizio Militare nell'Arma. Il giudice è irremovibile. Voto 4. Per l'alpino delusione uguale a come ricevere una frecciata al cuore che manco fosse Robin Hood. Comunque l'importante è partecipare per dirla alla maniera di De Coubertin. Alla fine vince la monachella, che, con il voto più alto tra i finalisti la spunta sulla concorrenza. Tutti quanti la festeggiano come fosse un Giubileo e lei fa i dovuti omaggi esprimendo un: "Grazie al cielo".


Sabino Bisso

Fonte – http://livesicilia.it/2014/06/05/the-voice-vince-suor-cristina-il-racconto-della-finalissima_499674/)

8 commenti:

  1. Mi piace questo pezzo, mi pare di un'ironia pungente. Chissà che non seguono il tuo consiglio e la prossima edizione di The Voice la facciano con una monachella, un alpino, una crocerossina e un fraticello. Non mi pare tanto lontano dalla realtà.

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    1. La vittoria di Suor Cristina a "The Voice" sia d'esempio a chi vuol diventare un cantante italiano di successo. Per me talent show come "Amici", "io canto" e "ti lascio una canzone" con questi ultimi due che sono identici per tipologia ed esecuzione andrebbero cancellati. Sono format tv che non mi piacciono per niente. Comunque tutto dipende dall'indice di ascolto che totalizzano e l'Auditel segna sempre ottimi risultati. Me ne farò una ragione. Evviva X-Factor, evviva The Voice. Grazie.

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  2. mignazza, sta monaca di the voice diventò un caso nazionale... l'ennesima meteoria, dopo Cionfoli e altri cecati, pure lei
    bello il pezzo
    gd

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    1. Padre Cionfoli! me lo ricordo. Ha cantato a Sanremo l'ultima volta 20 anni fa nel 1994 e ha partecipato anche all'Isola dei Famosi. Suor Cristina farà la stessa strada? Chissà. Grazie.

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  3. Questa è l'ennesima contraddizione della Chiesa: cerchiamo di conquistare la santità, intanto proviamo a conquistare il pubblico!
    Mah, ci sono cose che proprio non condivido, questa è una di quelle, altro che "Ho un dono e ve lo dono!"
    L.I.

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    1. Io guardo il lato positivo della cosa ovvero la suora che canta è stata più brava anche di quelli che cantano per professione. E poi il montepremi vinto sarà dato in beneficenza. O forse no?

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  4. Bravo Sabino pezzo articolato bene e soprattutto divertente. Devo aggiungere che pur ammettendo la bravura della suora vincitrice, avrei favorito il giovane arrivato secondo, altrettanto bravo e glia vrei dato una speranza concreta con un bel contratto del quale non so cosa farà la suora considerato che è già sotto contratto con Dio.

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    1. La suora è già sotto contratto con Dio. Verità sacrosanta. Grazie.

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