Com'è bella la
città, com'è grande la città, com'è viva la città, com'è
allegra la città. Con tante macchine, piena di gas, con tante moto
che fanno "wroom", con tanti negozi tutti chiusi, e il bar
in centro che non c'è più. Com'è bella la città con la vettura del tram "incartata" nel cellophane. Con la metro che va a due
all'ora ed io che l'aspetto qui da un'ora. Com'è bella la città col
suo mare intrappolato e il cittadino incavolato. Questa è la città
che sogno, coi trasporti che sono più veloci dei traslochi, con gli
operai e gli impiegati a tempo pieno e non a tempo perso, con le
aiuole pulite e le scuole riempite. Com'è bella la città che fa
festa per il calcio in Serie A, da un lato, ed è triste per il crollo
di un palazzo, dall'altro. Com'è buona la città, con la sua
gastronomia che delizia la compagnia. Sfincioni, pizza, e stigghiola: roba buona che fa gola.
Al limone è il gelato, che delizia il mio palato. Bionda, scura o rossa: lo è una birra ma anche una donna. La città è dei ragazzi ma i ragazzi dove sono? Devi andarci in città, là c'è una bella realtà. Guardi a destra e trovi il metrò, giri a sinistra e trovi Vuitton. Pranzi da Mc Donald's e bevi una Mc Farland. Ti piace la cultura e hai davanti a te tre teatri di grande fama. Purtroppo il sipario è già calato, lo spettacolo è drammatico, la crisi ha bloccato tutto. Niente da fare. Ti resta il cinema. Ci sono i Multisala, dove proiettano film in prima visione. Il film è buono, il prezzo è cattivo! Devi fare economia, altro che follia. Come è viva la città. Per arrivare in orario al lavoro è una corsa contro il tempo. Ti svegli la mattina quando il sole non c'è, guardi l'ora e sono quasi le 7.40. Il treno ha fischiato, tu hai ritardato e sei rimasto fregato. Com'è bella la città, fortunato chi lo sa.
Al limone è il gelato, che delizia il mio palato. Bionda, scura o rossa: lo è una birra ma anche una donna. La città è dei ragazzi ma i ragazzi dove sono? Devi andarci in città, là c'è una bella realtà. Guardi a destra e trovi il metrò, giri a sinistra e trovi Vuitton. Pranzi da Mc Donald's e bevi una Mc Farland. Ti piace la cultura e hai davanti a te tre teatri di grande fama. Purtroppo il sipario è già calato, lo spettacolo è drammatico, la crisi ha bloccato tutto. Niente da fare. Ti resta il cinema. Ci sono i Multisala, dove proiettano film in prima visione. Il film è buono, il prezzo è cattivo! Devi fare economia, altro che follia. Come è viva la città. Per arrivare in orario al lavoro è una corsa contro il tempo. Ti svegli la mattina quando il sole non c'è, guardi l'ora e sono quasi le 7.40. Il treno ha fischiato, tu hai ritardato e sei rimasto fregato. Com'è bella la città, fortunato chi lo sa.
Sabino Bisso
FOCUS – Com'è
bella la città – Giorgio Gaber (1969)
Vieni,
vieni in città
che
stai a fare in campagna?
Se
tu vuoi farti una vita
devi
venire in città.
Com'è
bella la città
Com'è
grande la città
com'è
viva la città
com'è
allegra la città.
Piena
di strade e di negozi
e
di vetrine piene di luce
con
tanta gente che lavora
con
tanta gente che produce.
Con
le réclames sempre più grandi
coi
magazzini le scale mobili
coi
grattacieli sempre più alti
e
tante macchine sempre di più.
Com'è
bella la città
com'è
grande la città
com'è
viva la città
com'è
allegra la città.
Vieni,
vieni in città
che
stai a fare in campagna?
Se
tu vuoi farti una vita
devi
venire in città.
Com'è
bella la città
com'è
grande la città
com'è
viva la città
com'è
allegra la città.
Piena
di strade e di negozi
e
di vetrine piene di luce
con
tanta gente che lavora
con
tanta gente che produce.
Con
le réclames sempre più grandi
coi
magazzini le scale mobili
coi
grattacieli sempre più alti
e
tante macchine sempre di più.
Com'è
bella la città
com'è
grande la città
com'è
viva la città
com'è...
Vieni,
vieni in città
che
stai a fare in campagna
se
tu vuoi farti una vita
devi
venire in città.
Com'è
bella la città
com'è
grande la città
com'è
viva la città
com'è
allegra la città.
Piena
di strade e di negozi
e
di vetrine piene di luce
con
tanta gente che lavora
con
tanta gente che produce.
Con
le réclames sempre più grandi
coi
magazzini le scale mobili
coi
grattacieli sempre più alti
e
tante macchine sempre di più.
Com'è
bella la città
com'è
grande la città
com'è
viva la città
com'è
allegra la città.
Com'è
bella la città
com'è
grande la città
com'è
viva la città
com'è
allegra la città.
Piena
di strade e di negozi
e
di vetrine piene di luce
con
tanta gente che lavora
con
tanta gente che produce.
Con
le réclames sempre più grandi
coi
magazzini le scale mobili
coi
grattacieli sempre più alti
e
tante macchine sempre di più
sempre
di più, sempre di più, sempre di
più!
-
testo della canzone – COM'E'BELLA LA CITTA' – Giorgio Gaber 1969, dall'album "Barbera e Champagne" 1972
Sabino grande! Io da un po' di tempo soffro di mal di città. Anche la mia città soffre. Sfregiata oltraggiata illusa.
RispondiEliminaGrazie Adele. Quando penso e sento che la città mi sta stretta, vado sempre lontano e mi rifugio dove trovo il mare. Lontano dal caos c'è la tranquillità. E va via anche il mal di testa.
EliminaMi è piaciuto un sacco questo pezzo, sale la rabbia amara che sale con il pezzo di Gaber. Sono argomenti molto attuali, soprattutto con tutti gli episodi recenti che non sono altro che l'esplosione di un problema di degrado che esiste da molto tempo. Infatti anch'io avevo pensato ai post di StupeFatti al riguardo, mi piace molto questo "scambio". Complimenti.
RispondiEliminaValeria leggendo il post di stupefatti.blogspot.it, unito alla web notizia di larepubblica.it ed alla canzone di Giorgio Gaber ho tratto una buona ispirazione per questo mio post. Sono contento che ti sia piaciuto. Grazie di cuore
Eliminahahahhahahahahha, mentre leggevo io pensavo alla canzone Bruci la cittàààààà
RispondiEliminaSAbino, mi ha stupito con questi effetti speciale, bravo!
gd
Beh la canzone di Irene Grandi è bella anche quella. Ma la città che racconto non è proprio in una situazione catastrofica ma gli assomiglia molto. Grazie Giorgio.
EliminaSi, hai raccontato il degrado delle nostre città con un post/filastrocca.
RispondiEliminaDa Gaber sembra in effetti che nulla sia cambiato, semmai in peggio.
Un ok per Sabino.
L.I.
Grazie Lucia.
Elimina