sabato 10 maggio 2014

Qui si paga in grano. Euro? No, grazie


Guidobaldo Barambani è uno scrittore nazionale di fama intercontinentale e viaggia spesso via terra e via mare. Il suo amico Tom Tom, esperto navigatore satellitare, voleva portarlo sulla luna. Questa volta però l'ha condotto a spasso tra i vicoli di Giancaldo, un paesino disperso in mezzo alla Trinacria, dove i cittadini vivono di pastorizia e agricoltura. Qui il novello Bevilacqua, fresco di “Strega”, nel senso del liquore, incontra un anziano a cui fa subito simpatia, che gli racconta la sua storia. 

E' zio Bastiano Virticchio da Calampiso, che in ottant'anni di attività contadina, fatta di zappe, rastrelli, semina e raccolto, ha coltivato si ortaggi e verdure e invece di restare...alla frutta ha raccolto una fortuna, tirando su una famiglia di quattordici figli, ventotto nipoti e trentacinque pronipoti. Zio Bastiano ha saputo fare anche l'imprenditore. Aguzzando l'ingegno con la quinta elementare in tasca e aiutato dall'amore infinito per la matematica e dall'abilità mentale sviluppata col Sudoku, sa fare i conti, tanto da fare invidia a suo nipote Gaetano laureato in economia aziendale, master in business administration e una borsa di studio a Wall Street con enormi risultati. Peccato che Tanino, a fare affari e a compilare il libro-giornale della 'Masseria Virticchio' di contrada Zampagna, non è mai stato capace. Pazienza! Che il nipote sia distratto non ne fa un mistero. E mi racconta che anni fa per il cenone di San Silvestro, il giovane rampollo di casa Virticchio ordinò aragoste imperiali del Madagascar. Il corriere espresso telefonicamente, capì un altro prodotto del mare, portando dieci cassette di cozze asportate dalla cella frigorifero di tale Juan Carlos Buonanotte, giovane imprenditore italo-argentino, titolare della pescheria Puerto Nuevo di fondo Scatò.


All'arrivo dell'Ape Car carica carica di cassette, Tanino si preoccupò assai davanti al grossista, esclamando: “Ora chi glielo dice a mio zio!” Mai previsione fu più azzeccata. Di fatti Zio Bastiano s'arrabbiò di brutto...e furono guai grossi: “Tanò, Che hai combinato!?, T'avevo detto aragosta e vai a chiedergli le cozze! Guarda cosa hai acquistato, non ce n'è una buona. Manco le donne sono così brutte, se le tenga pure signor Giancarlo (perchè zio Bastiano non capiva lo spagnolo) e Buonanotte ai suonatori”. Passata la sfuriata, e rimediata l'aragosta da inserire nel menu di San Silvestro, si prepararono i tavoli per accogliere 500 commensali, all'interno della sala ricevimenti. E arrivò così la sera dell'ultimo dell'anno. Gente venuta da ogni parte d'Italia, isole comprese, unita ai tanti stranieri, dalla Germania, dalla Svizzera, dal Canada, in maggioranza emigrati di ritorno in Trinacria. La gente assaggia di tutto: antipasto di capocollo, oppure di salmone affumicato. Poi i primi: linguine al pesto, poi c'è un po' di risotto con crema di funghi. Quindi i secondi: bistecca di vitellone ai ferri, o involtini alla messinese, o arrosto alla palermitana per chi ama il pesce, grigliata mista o in alternativa la celeberrima aragosta allo champagne. Una delizia. Infine i dessert: parfait di mandorle, panettone. Incluse nel menu Acqua, vino e caffè. Il prezzo? Non c' è stato comunicato. Al momento di pagare ecco la sorpresa: 70 grani a persona. Grano? Si, grano. E che c'entra se c'è l'euro e siamo in Europa. Eeeh?! Siamo in Europa per noi è una parola grossa. Noi con la nostra autonomia, attraverso una consultazione popolare abbiamo deciso di coniare e diffondere una moneta locale: il grano. E' un vantaggio per noi, poiché la nostra moneta al cambio con l'euro vale il doppio. Ci dispiace, noi della Trinacria siamo intolleranti all'Euro. Contanti saluti.

Sabino Bisso

13 commenti:

  1. Umorismo strampalato e giochi di parole fanno da padroni in questo pezzo e strappano tanti sorrisi. Ho i miei dubbi che avere una moneta nostra serva a qualcosa ma questo è il campo degli economisti.

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    1. A mio modesto parere adeguare gli stipendi e i salari al costo della vita, abbassare le tasse e le imposte, azzerare il precariato senza crearne di nuovo sarebbero tre buone ragioni per non uscire dall'Euro. Bisogna fare le Riforme al più presto ricordandosi dapprima dei lavoratori e dei pensionati per uscire dalla crisi. Come ha fatto la Germania una decina di anni fa diventando la prima forza economica d'Europa. Con le 2000 lire di Guglielmo Marconi ci giochiamo a Monopoli. Ma questa è una questione più grande di me. E mi fermo qui. Sogno.

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  2. Sabino cinque stelle! ahahahahaaha, bello pezzo che mi piacque assai tra aragoste, masserie Virticchio e altre cose strampalate.
    A me il Grano piace, io me lo accollerrei, ma pure il baratto.
    GD

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    1. infatti...torniamo al baratto!! bravo sabino, bello il gioco sottointeso grana/grani

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    2. Facile a dirsi, Chiara. Una cosa a te, un'altra a me. Che sia scambio alla pari però. Col grano viene buona la "cuccìa" per la festa di Santa Lucia. Per te Giorgio sarebbe meglio la versione al cioccolato fondente coi canditi. C'è pure la variante con la ricotta e i pezzi di cioccolato. E' buona e me la mangio io per te.

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  3. Pezzo interessante, Sabino.
    Concordo con te nel commento ad Annalisa.
    Attenderemo tempi migliori!
    Bravo.
    L.I.

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    1. Il presente lo stiamo vivendo. Del futuro non si sa. Grazie Lù.

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  4. Ma in realtà c'è veramente chi propone una nuova legge e una nuova moneta: il grano. Non so se Sabino abbia preso spunto su questa notizia. Un furgone che sponsorizza questa iniziativa è stato fermo in questi giorni nei pressi del Palazzo Dei Normanni, sede dell'ARS. Vero. Giuro. Non so bene cosa chiedano, intanto di firmare una petizione...

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    1. Esatto Clotilde. Citavano l'art.41 dello Statuto siciliano, il quale recita testualmente "il Governo della Regione ha facoltà di emettere prestiti interni". La Sicilia può in pratica autofinanziarsi. Ma l'autonomia esiste davvero o è lettera morta?

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  5. Ho dimenticato, mi è piaciuto molto leggerti. Bravo.

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  6. il tuo pezzo ironico mette in campo un argomento serio ed attuale; si tratta di "alta filosofia economica"...ahahah
    Nina

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  7. Grazie Nina, leggere che qualcuno (mi auguro che siano in tanti, anche fuori dal nostro bellissimo gruppo) apprezza ciò che scrivo è motivo di soddisfazione per me. Ed è un'iniezione di fiducia per cercare di fare sempre meglio.

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