sabato 29 marzo 2014

Andiamoci allo stadio!


"Palermo è forte e vincerà. E noi vogliamo la serie A. I Warriors, Brigate Rosanero, siamo forti e vinceremo!" Sono le prime strofe dell'inno (non ufficiale) del Palermo calcio, datato 1991, inciso e interpretato dall'indimenticabile duo artistico formato da Giovanni Alamia e Tony Sperandeo. E quando si parla di calcio, a Palermo siamo tutti esperti, o meglio tutti allenatori, come se in panchina dovesse andarci un tifoso qualsiasi al posto dell'allenatore di turno. Ma è l'ambiente che vale più di qualsiasi schema di gioco, di qualsiasi scambio di calciomercato. E l'ambiente migliore per il tifoso rosanero è lo stadio. Teatro di mille battaglie (sportive) fatte di gioie e dolori (sportivi) dopo essersi chiamato per anni "Favorita", adesso lo stadio di Palermo è intitolato al "Presidentissimo" Renzo Barbera.


Ma per i palermitani, senza nulla togliere a uno dei cittadini più amati nella storia della città, resta semplicemente "Lo Stadio". Luogo comune vuole che il pubblico del "Renzo Barbera" sia qualificato sempre come "caloroso" e che la cornice sia sempre splendida. Per definizione. Certo i tifosi palermitani non sono secondi a nessuno quanto a passione. Ha ragione lo scrittore Osvaldo Soriano (autore del fondamentale "fùtbol") si può cambiare partito, religione, persino la moglie. Ma la squadra no, quella non si tocca, ci viene assegnata per la nascita e ce ne liberiamo con la morte. Tutt'al più si può avere una "doppia cittadinanza", affiancare alla fede primigenita, quella per uno dei club che vanno per la maggiore. Essere tifosi del Palermo e della Juve, del Palermo e del Milan, e così via.


FOCUS - ALAMIA E SPERANDEO

Ma che bella scampagnata
nn'am'a fari sta simana,
m'è puittàri una pocu ri manciàri..
E' mmetàri a mme cucino
chiddu ca fa u spazzino
baff'i chiummu u grattino
e faciem'i tocch'i vinu;
siempri io c'u ric'a tutti:
"manci e bbevi e te ne fotti".
'E probblemi un ci pinsari..
Cunciiiatta: mìattiti a ppreparàri!

Alamia e Sperandeo - La Scampagnata - 1990


A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, Alamia & Sperandeo è stato un duo musicale formato dagli attori palermitani Tony Sperandeo e Giovanni Alamia con la partecipazione occasionale dell'attore palermitano Luigi Maria Burruano, loro  “talent scout”, che li ha scoperti in teatro portandoli alla ribalta. Le canzoni del duo erano di solito i successi italiani del passato mixati oppure delle basi MIDI dove i due parodiavano il testo della canzone in modo scherzoso e irriverente. Le tematiche ricorrenti da loro affrontate erano l'immigrazione, il precariato, l'edilizia, la politica e l'ecologia. Molte anche le canzoni drammatiche, come Malacarne (in italiano delinquente) e Storia di un amico, e le canzoni dedicate alla città di Palermo, come Trazzieri e Ma che città. Grazie al mercato pirata delle musicassette e dei neonati cd, il duo ebbe un grande successo in tutta la città ed anche in buona parte della Sicilia. Il duo si sciolse nel 2000, anno della scomparsa di Alamia. I due artisti recitarono persino in alcuni film del regista bagherese e premio Oscar Giuseppe Tornatore. 

Sabino Bisso

14 commenti:

  1. Come come? Cos'è che si può cambiare? Ahah.
    Alamia e Sperandeo sono stati con le loro canzoni compagni di tanti momenti ludici, dalle feste di paese quando li sentivi a tutto volume per i corsi principali, alle giornate con i genitori che ci venivano a trovare ai campi scout e li ricordo sempre con un sorriso. Da grande ho sentito cantare Trazzieri, conoscendone un lato più intimo.

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  2. Divertente è anche la lettura della formazione (con nomi di fantasia) del Giappone, da parte del compianto Alamia nella canzone "La Partita": Giappone: Samurai, T'Ammuttai, T'Acciuncai, Yoko Poko Ma Yoko e così via...

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  3. Io scelsi la mia squadra a undici anni: decisi di essere interista!
    In questo post, che ho trovato scritto bene, ho appreso notizie di cui non ero a conoscenza, tipo il nome dello stadio che non sapevo si chiamasse Favorita prima di Renzo Barbera, la storia di Sperandeo ... insomma chicche interessanti e anche divertenti.
    Bravo a Sabino.
    L.I.

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    1. Devi sapere che il brano di Alamia&Sperandeo, citato nelle prime due righe del post, pochi anni fa era in nomination tra i tifosi per stabilire quale fosse un inno da dedicare alla squadra del Palermo, con tanto di referendum indetto da un quotidiano prestigioso (forse La Repubblica). Poi, come tante cose del capoluogo siciliano, è rimasto lettera morta. Palermo non è solo degrado e spazzatura anzi ha bisogno anche di queste piccole ma (per alcuni) significative (, cose per diventare una città di serie A.

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  4. Il vero calcio si gioca nei bar di piazza, lì vengono stabilite le formazioni, tutti allenatori gli avventori dei bar.
    E questo pezzo di Sabino che mi piacque, perchè il calcio ha la giusta dose, che a me il Corriere dello Sport non mi piace e però queste pillole sono gradevoli. Me la dici tutta la formazione giapponese?
    GD

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    1. Verità sacrosanta, il vero calcio si gioca nei bar di piazza, altrimenti gli sportivi non vanno lì mica per bersi solamente un caffè. Ecco la formazione del Giappone: Samurai, T'Ammuttai, T'Acciuncai, Yoko Poko Ma Yoko, Orinosottoimuri,supraitetti e dunnegghiè, cin pin ciu, sciancattisu, susuki, e cususuka l'ovamatina. Numero 13 cakapoko, numero14 messinmoto. Allenatore: isatacura ka ti caki.

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    2. Sabino a questo punto devi dare anche quella brasiliana ahah

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    3. Ok. Brasile: Pinò, Curò, Scatò, Cecè, Pepè, Luvè, Serginho, Calinho e Mutinho, Lapazzi, Pullazzi e Marazzi. Allenatore: un pezz'i lazzarone.

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  5. Mai giocato a calcio, le uniche volte che ho giocato mi hanno buttato subito fuori per incompetenza e da allora il calcio mi è sempre rimasto sullo stomaco.
    Ahahahahah
    E però mi sono divertito un sacco a leggere questo pezzo e ad ascoltare la canzone di Alamia e Sperandeo (sebbene non mi facciano impazzire!)
    Ciao!

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    1. Beh neanch'io sono un fenomeno col pallone ai piedi. Per questo ho giocato spesso da portiere. Mi diverto di più a evitare i gol che a segnarli.

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  6. Non sono portata a parlare di calco. Però siccome ne parli tu eccomi qua. Il palermitano è un esperto in tutto. La centralità è tutto. Sa. Può. Tutto, Il calcio lo infiamma. Nessuno può superarli.

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    1. Fortuna che il mio stato d'animo non dipenda principalmente da una partita di calcio. Tale disciplina sportiva, come tutte le altre, dal tennis fino alla pallavolo, sono una passione, non eccessiva, anche se non condivido tutti questi quattrini distribuiti a ventidue e più calciatori per correre dietro a un pallone. Esagerati.

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  7. Il tifo palermitano e l'andare allo stadio fa parte delle abitudini cittadini. Monte Pellegrino, Mondello e lo stadio tutti luoghi dove si mangia e si fa festa. Bravo Sabino e forza Palermo!

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